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Saldi invernali: cosa comprano gli italiani nel 2024?

Posted by Massimo Miceli on
Saldi invernali: cosa comprano gli italiani nel 2024?

Il primo grande appuntamento commerciale dell’anno, uno tra i più attesi dai consumatori e dalle consumatrici, è iniziato mercoledì 3 gennaio in Valle d’Aosta e venerdì 5 gennaio nel resto d’Italia. Per i saldi invernali di questo 2024 quattro italiani su dieci hanno già pianificato qualche acquisto, per un budget medio previsto di 267 euro, anche se il 38% prevede di spendere meno di 150 euro.

Secondo il sondaggio di Ipsos e Confesercenti integrato dalla survey condotta sulle Pmi associate a Fismo (Associazione dei negozi di moda Confesercenti), il 56% acquisterà però soltanto in caso di offerte interessanti, e il cambiamento climatico complica ulteriormente la situazione per i commercianti. 

Il profilo di chi compra

Le temperature eccezionalmente miti registrate tra ottobre e dicembre hanno quasi dimezzato (-46%) gli acquisti delle collezioni autunno-inverno, e i negozi arrivano ai saldi 2024 senza avere praticamente avuto l’occasione di venderle a prezzo pieno.

In ogni caso, il 40% degli italiani dichiara di avere già individuato cosa comprare e di avere proceduto all’acquisto entro domenica 7 gennaio, 

Una polarizzazione confermata dal fatto che la maggior parte dei consumatori e delle consumatrici (56%) comprerà solo di fronte a un’offerta convincente. Una quota in crescita rispetto agli scorsi anni, segnale di maggiore attenzione da parte delle famiglie L’onda lunga dell’inflazione pesa ancora sui bilanci, e l’acquisto in saldo diventa meno impulsivo e più ragionato.

Calzature, intimo, gonne e pantaloni

Le persone intenzionate ad acquistare durante i saldi cercheranno soprattutto calzature (58%), seguite da maglioni e felpe (56%).
La classifica dei desideri degli italiani per i saldi invernali 2024 prosegue con l’intimo (34%), gonne o pantaloni (33%), magliette, canottiere e top (29%), camicie e camicette (27%).

Sotto la media, invece, le indicazioni per capispalla (21%, nel 2023 27%). Il 19% cercherà una borsa, mentre il 17% un abito/completo, il 15% si orienterà invece sulla biancheria per la casa, e il 13% su foulard, cappelli e altri accessori.
Il 12% segnala invece iteresse per l’acquisto di cinture e il 10% per articoli di piccola pelletteria, portafogli e portacarte.

In merito al canale di acquisto, i negozi fisici mantengono saldamente la preferenza dei consumatori. Li sceglie infatti l’83% (contro il 51% che prevede di rivolgersi all’online). Convincente è la sensazione di avere più garanzie presso un punto vendita fisico (47%).

L’impatto del cambiamento climatico

A partecipare alle vendite di fine stagione 2024 sarà l’85,5% delle medie e piccole imprese del commercio moda. Il 92,1% ritiene però che la data di inizio, appena una manciata di giorni dopo l’inizio ‘astronomico’ dell’inverno, il 21 dicembre, sia troppo anticipata.

Una percezione fortemente acuita quest’anno, dopo un autunno e un inizio inverno dalle temperature più miti del normale. Ma un effetto collaterale del cambiamento climatico è l’incidenza sulle vendite del 96% delle imprese. Il calo medio delle vendite dei prodotti delle collezioni autunno-inverno è pari al -46%.