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Blockchain: continua a crescere nonostante il cryptowinter 

Posted by Massimo Miceli on
Blockchain: continua a crescere nonostante il cryptowinter 

Nonostante l’anno difficile delle crypto, che ha portato al cosiddetto cryptowinter, nel mondo non rallentano i progetti blockchain da parte di aziende e PA. Nel 2022 ne sono stati identificati 278, +13% rispetto al 2021, e tra il 2016-2022 sono state censite 2.033 iniziative a livello globale. Sono alcuni risultati della ricerca dell’Osservatorio Blockchain and Distributed Ledger della School of Management del Politecnico di Milano. In Italia il 2022 ha visto un deciso aumento dei progetti blockchain aziendali, con investimenti per 42 milioni di euro (+50% sul 2021). Nel 33% dei casi sono legati al settore finanziario/assicurativo, nel 23% alla moda, principale novità del 2022, e al retail, oltre a settore automobilistico (10%) e PA (7%). Aumenta poi l’interesse degli italiani per cryptovalute e token. Più di 7 milioni li hanno già acquistati e altrettanti sono interessati a farlo in futuro.

Calano i progetti Blockchain for business

In generale, se i progetti Blockchain for business sono in calo (67 iniziative nel 2022, -43% rispetto al 2021), rimangono però la maggioranza del totale dei casi censiti in 7 anni (568, 54% del totale). Aumentano, invece, nonostante le difficoltà delle crypto, le applicazioni Internet of Value (IoV) su criptovalute, stablecoin e CBDC per lo scambio di valore (100 iniziative nel 2022), che rappresentano il 28% del totale. Sono in forte crescita poi i progetti Decentralizedweb che più si avvicinano al paradigma Web3 (111 casi nel 2022, +98%), con applicazioni decentralizzate (DApp) e molte iniziative legate agli NFT.

Internet of Value e Blockchain for business

Le applicazioni IoV riguardano l’utilizzo di criptovalute, stablecoin e CBDC per lo scambio di valore, soluzioni sono in fase di maturazione e in cerca di legittimazione. Il collasso dell’ecosistema Terra-Luna e il fallimento dell’exchange FTX, avvenuti nel 2022, hanno messo a dura prova la fiducia di aziende e consumatori, contribuendo al crollo del mercato crypto e a un impatto negativo sulle aziende del settore. Un secondo ambito di applicazione IoV è quello dei progetti in cui i processi di business tradizionali vengono replicati utilizzando tecnologie blockchain. Il momento di difficoltà di tali progetti non è sintomo del fallimento di una tecnologia, ma della complessità di progetti di ecosistema ampi.

Decentralized web

I progetti di Decentralized web sono cresciuti molto nel 2022, anche grazie al forte hype sviluppato nel 2021 sugli NFT, soprattutto con la creazione di digital collegabile. Sempre più spesso le aziende provano a costruire strategie di business intorno agli NFT che includano anche l’accesso a servizi esclusivi o esperienze nel Metaverso. In particolare, nel business della moda e del lusso.
Anche le applicazioni decentralizzate hanno proseguito la loro evoluzione. Le DAO e i sistemi di governance distribuita su blockchain, in particolare, hanno attirato l’attenzione di aziende tradizionali. Anche se questi modelli decisionali partecipativi e decentralizzati sono utilizzati quasi esclusivamente dalle DApp più mature, come quelle del mondo DeFi.

Varie

Gli italiani e la dichiarazione dei redditi  

Posted by Massimo Miceli on
Gli italiani e la dichiarazione dei redditi  

Taxfix, l’app che rende più agevole la dichiarazione dei redditi online, ha analizzato i dati raccolti per scopire quali sono le caratteristiche degli italiani che quest’anno hanno presentato la dichiarazione dei redditi, quali le spese più comunemente dedotte e detratte, e quali invece le più curiose. E secondo Taxfix, la maggioranza degli utenti che hanno usufruito dell’app sono uomini (63,5%) rispetto al 36,5% delle utenti donne. Emerge poi una predominanza di Millennial, ovvero nella fascia di età compresa tra 26-35 anni. La maggior parte degli italiani ha presentato la dichiarazione dei redditi già nei mesi di aprile, maggio e giugno (60%), mentre il 14% ha utilizzato la piattaforma a settembre, ultimo mese utile. La maggior parte di chi ha aspettato a settembre (73%) ha presentato la dichiarazione negli ultimi 15 giorni del mese.

Con l’aumentare del reddito aumenta il gender pay gap

Le fasce di reddito più elevate sono rappresentate principalmente dagli uomini. In particolare, con l’aumentare del reddito, aumenta la disparità, partendo dal 71% di uomini contro il 29% delle donne nella fascia dai 20mila ai 30mila euro fino ad arrivare all’86% di uomini rispetto al 14% di donne nella fascia tra i 60mila e i 70mila euro. La maggior parte dei dichiaranti poi (69%) è andata a credito. Per quanto riguarda invece la distribuzione geografica degli utenti, tra le regioni più aperte a utilizzare le nuove tecnologie, anche in ambito fiscale, svettano Lombardia (29%), Emilia Romagna (12%) e Veneto (13%). Fanalini di coda, Valle D’Aosta, Molise e Basilicata.

Le spese più detratte

Dai dati elaborati da Taxfix emergono aspetti curiosi relativi alle spese dichiarate. Da quelle più note, che risultano essere le più detratte, come le spese mediche, posizionate al primo posto (60%), quelle per l’affitto (32%) e quelle relative alla detrazione degli interessi del mutuo (14%), ad altre più sorprendenti.
La top 5 delle spese meno note, riporta Askanews, si apre infatti con le spese funebri: è infatti possibile portare in detrazione le spese sostenute per un funerale e la sepoltura di qualcuno, richiedendo una riduzione dell’Irpef pari al 19% della somma pagata, nel limite di 1.550 euro per ciascun decesso.

Dal Bonus Musica alle donazioni

Al secondo e terzo posto si collocano rispettivamente le spese musicali e quelle sportive. Per quanto riguarda le prime si tratta di una detrazione pari al 19% delle spese sostenute per l’iscrizione di bambini e ragazzi tra 5-18 anni a scuole di musica o conservatori. Anche per le spese sportive la detrazione è pari al 19%, e riguarda le spese sostenute per le attività sportive praticate da ragazzi e ragazze tra 5-18 anni presso associazioni sportive e impianti sportivi. Al quarto posto si posizionano le donazioni nei confronti di Onlus, università e scuole, ricerca, sport o chiese, e al quinto il bonus vacanze. Un beneficio che spettava all’80% in forma di sconto sull’importo dovuto al fornitore, e per il restante 20% sotto forma di detrazione d’imposta.