Gli italiani e la dichiarazione dei redditi  

Gli italiani e la dichiarazione dei redditi  

Taxfix, l’app che rende più agevole la dichiarazione dei redditi online, ha analizzato i dati raccolti per scopire quali sono le caratteristiche degli italiani che quest’anno hanno presentato la dichiarazione dei redditi, quali le spese più comunemente dedotte e detratte, e quali invece le più curiose. E secondo Taxfix, la maggioranza degli utenti che hanno usufruito dell’app sono uomini (63,5%) rispetto al 36,5% delle utenti donne. Emerge poi una predominanza di Millennial, ovvero nella fascia di età compresa tra 26-35 anni. La maggior parte degli italiani ha presentato la dichiarazione dei redditi già nei mesi di aprile, maggio e giugno (60%), mentre il 14% ha utilizzato la piattaforma a settembre, ultimo mese utile. La maggior parte di chi ha aspettato a settembre (73%) ha presentato la dichiarazione negli ultimi 15 giorni del mese.

Con l’aumentare del reddito aumenta il gender pay gap

Le fasce di reddito più elevate sono rappresentate principalmente dagli uomini. In particolare, con l’aumentare del reddito, aumenta la disparità, partendo dal 71% di uomini contro il 29% delle donne nella fascia dai 20mila ai 30mila euro fino ad arrivare all’86% di uomini rispetto al 14% di donne nella fascia tra i 60mila e i 70mila euro. La maggior parte dei dichiaranti poi (69%) è andata a credito. Per quanto riguarda invece la distribuzione geografica degli utenti, tra le regioni più aperte a utilizzare le nuove tecnologie, anche in ambito fiscale, svettano Lombardia (29%), Emilia Romagna (12%) e Veneto (13%). Fanalini di coda, Valle D’Aosta, Molise e Basilicata.

Le spese più detratte

Dai dati elaborati da Taxfix emergono aspetti curiosi relativi alle spese dichiarate. Da quelle più note, che risultano essere le più detratte, come le spese mediche, posizionate al primo posto (60%), quelle per l’affitto (32%) e quelle relative alla detrazione degli interessi del mutuo (14%), ad altre più sorprendenti.
La top 5 delle spese meno note, riporta Askanews, si apre infatti con le spese funebri: è infatti possibile portare in detrazione le spese sostenute per un funerale e la sepoltura di qualcuno, richiedendo una riduzione dell’Irpef pari al 19% della somma pagata, nel limite di 1.550 euro per ciascun decesso.

Dal Bonus Musica alle donazioni

Al secondo e terzo posto si collocano rispettivamente le spese musicali e quelle sportive. Per quanto riguarda le prime si tratta di una detrazione pari al 19% delle spese sostenute per l’iscrizione di bambini e ragazzi tra 5-18 anni a scuole di musica o conservatori. Anche per le spese sportive la detrazione è pari al 19%, e riguarda le spese sostenute per le attività sportive praticate da ragazzi e ragazze tra 5-18 anni presso associazioni sportive e impianti sportivi. Al quarto posto si posizionano le donazioni nei confronti di Onlus, università e scuole, ricerca, sport o chiese, e al quinto il bonus vacanze. Un beneficio che spettava all’80% in forma di sconto sull’importo dovuto al fornitore, e per il restante 20% sotto forma di detrazione d’imposta.