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Coronavirus e Ssn, punti di forza e criticità della sanità italiana

Posted by Massimo Miceli on
Coronavirus e Ssn, punti di forza e criticità della sanità italiana

L’emergenza coronavirus ha evidenziato criticità e punti di forza del Ssn. E se le prime erano presenti ben prima dello scoppio della pandemia il Covid-19 le ha messe drammaticamente in rilievo. È opportuno, quindi, fare una riflessione sul Ssn, anche se una valutazione generale potrà essere fatta solo fra un po’ di tempo. In merito alla reazione del sistema sanitario all’onda d’urto del Covid-19, secondo Maria Cristina Perrelli Branca, Project Manager di Nomisma ed esperta in economia sanitaria, “la capacità che il Servizio Sanitario ha mostrato nel riorganizzarsi, in tempi relativamente brevi, sul fronte ospedaliero”.

Ma fattori come il numero ottimale di posti letto o il numero di medici per paziente “sono aspetti che verranno riletti alla luce di quanto accaduto – aggiunge Perrelli Branca – avendo presente che ciò che è stato considerato sufficiente in momenti di pace non lo è stato in tempo di guerra”.

In poco più di un mese posti di terapia intensiva incrementati del 79%

“Come riportato dalla Protezione Civile in poco più di un mese i posti di terapia intensiva sono stati incrementati del 79%, mentre quelli nei reparti di malattie infettive e pneumologia sono aumentati di oltre 4 volte – continua Perrelli Branca -. Anche sul fronte delle risorse umane c’è stata una grande mobilitazione. Sono state infatti reclutate oltre 20 mila unità di personale di prima linea, di cui circa 4.400 a tempo indeterminato e 6.800 a tempo determinato. Regioni e aziende sanitarie, inoltre, hanno rivisto interamente la loro organizzazione creando ospedali dedicati al Covid, trasferendo o ampliando alcuni reparti, realizzando percorsi dedicati e acquistando attrezzature”.

Negli ultimi trent’anni politiche sanitarie mirate alla deospedalizzazione

Una delle principali carenze del Ssn riguarda il fatto che in questi anni non è stato raggiunto un pieno equilibrio tra assistenza ospedaliera e assistenza distrettuale. E tale deficit è stato messo prepotentemente in evidenza dall’emergenza Coronavirus.

“Negli ultimi trent’anni, in Italia, sono state portate avanti politiche sanitarie mirate alla ‘deospedalizzazione’ dei casi non acuti, che insieme alle manovre di razionalizzazione della spesa, hanno comportato chiusura dei presidi ospedalieri al di sotto di una certa dimensione, taglio dei posti letto, drastica riduzione delle unità di personale” sottolinea la manager.  Questo ha fatto sì che allo scoppio dell’emergenza “il Paese si trovasse non sufficientemente attrezzato – sostiene Perrelli Branca – sia sul fronte ospedaliero, ormai depotenziato, sia su quello territoriale”.

Fase 2, sorveglianza epidemiologica, domiciliarità, piena integrazione ospedale-territorio

La significativa diversità dei modelli regionali ha avuto ripercussioni sulle scelte strategiche di gestione dell’emergenza. Ma in merito alla Fase 2 comunità scientifica e fronte politico sono concordi sulla necessità di attuare sorveglianza epidemiologica, domiciliarità, piena integrazione ospedale-territorio e impiego di gruppi di professionisti integrati (figure dell’assistenza territoriale e dell’assistenza ospedaliera). Nel dopo emergenza si dovrebbe rivedere l’impostazione di alcuni servizi, e riflettere sull’opportunità di continuare a portare avanti modelli obsoleti rispetto ai cambiamenti epidemiologici e sociali in atto.

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Fact-checking su WhatsApp contro le fake news sul Coronavirus

Posted by Massimo Miceli on
Fact-checking su WhatsApp contro le fake news sul Coronavirus

Nell’ambito dell’iniziativa di co-regolamentazione definita da Agcom per contrastare la disinformazione sul Coronavirus Facebook lancia un progetto pilota per il fact-checking su WhatsApp. Il servizio si basa sulla partnership con Facta, il nuovo progetto di Pagella Politica nell’ambito del programma globale di fact-checking, e permetterà agli utenti di WhatsApp di inviare a Facta i messaggi condivisi relativi al Covid-19, in modo che il fact-checker possa verificarne l’accuratezza. Questa soluzione aiuterà anche Facta a creare e pubblicare, sul proprio sito web, un database di fatti e miti sul nuovo coronavirus, a uso del pubblico e dei media come fonte di informazione.

Verificare l’autenticità di messaggi di testo o vocali, video o immagini

Per utilizzare il servizio gratuito di verifica di un’informazione su WhatsApp, il primo passo è quello di salvare il numero di Facta nei contatti del proprio telefono cellulare (+39 345 6022504). Si potranno così inviare a questo numero i messaggi di testo o vocali, video o immagini dei quali si desidera verificare l’autenticità. Facta manderà una notifica all’utente che ha inviato la richiesta, e se si tratta di una nuova notizia falsa, la esaminerà e pubblicherà l’analisi sul suo sito web www.facta.news.

Un’iniziativa di Facebook nell’ambito della Task Force sulle Piattaforme Online e i Big Data

Il fact-checker aggiornerà costantemente il suo stato di WhatsApp con le ultime notizie verificate sul Covid-19, consultabili dagli utenti. Gli utenti che lo richiederanno potranno anche ricevere, sempre via WhatsApp, un resoconto giornaliero di tutte le notizie verificate da Facta. L’iniziativa è stata proposta da Facebook nell’ambito della Task Force sulle Piattaforme Online e i Big Data lanciata da Agcom in risposta alla crisi Covid, a seguito di quanto previsto dal decreto Cura Italia (decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18), di cui Facebook fa parte. L’obiettivo della Task Force è quello di prevenire e contrastare la disinformazione online in ambito medico, sanitario e Covid, riporta Askanews.

Contribuire a ridurre la diffusione della disinformazione

“La priorità di Facebook è assicurarsi che tutti possano accedere a informazioni attendibili e accurate e fermare le bufale e la disinformazione – ha dichiarato Luca Colombo, Country Director di Facebook in Italia -. Siamo molto felici di collaborare con Agcom e Pagella Politica per combattere la diffusione della disinformazione in Italia, soprattutto in questo periodo così delicato e critico. Chiunque utilizzerà questo servizio, condividendo su WhatsApp con il fact-checker i messaggi potenzialmente falsi, contribuirà a ridurre la diffusione della disinformazione in Italia”.

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Lotteria scontrini, le regole e le date di estrazione

Posted by Massimo Miceli on
Lotteria scontrini, le regole e le date di estrazione

Dall’1 luglio 2020 si potrà partecipare alla lotteria degli scontrini effettuando un acquisto di importo pari o superiore a 1 euro. Prima estrazione, il 7 agosto

Per ottenere il codice lotteria, necessario per partecipare, basta inserire il proprio codice fiscale nell’area pubblica del portale lotteria disponibile a partire dalle ore 12 del 9 marzo 2020. Una volta generato, il codice potrà essere stampato su carta o salvato su dispositivo mobile e mostrato all’esercente in fase di acquisto. Lo comunica l’Agenzia delle Entrate, che ha definito le istruzioni per partecipare al concorso a premi collegato al nuovo scontrino elettronico.

Più alto l’importo speso, maggiore il numero di biglietti

Potranno partecipare alla lotteria le persone fisiche, maggiorenni e residenti anagraficamente in Italia, che acquistano beni o servizi fuori dall’esercizio di attività d’impresa, arte o professione, presso esercenti che trasmettono telematicamente i corrispettivi. In fase di prima applicazione non partecipano alla lotteria gli acquisti documentati con fatture elettroniche e quelli per i quali i dati dei corrispettivi sono trasmessi al sistema Tessera Sanitaria. Ogni scontrino valido per la partecipazione alla lotteria genererà un numero di biglietti virtuali pari a un biglietto per ogni euro di corrispettivo (con arrotondamento all’unità di euro superiore se la cifra decimale è superiore a 49 centesimi). In sostanza, più alto sarà l’importo speso maggiore sarà il numero di biglietti associati all’acquisto, fino a un massimo di 1.000 biglietti virtuali.

Tre estrazioni mensili e una annuale da 1 milione di euro

Per il 2020 le estrazioni saranno mensili, con un’ulteriore estrazione annuale. In fase di avvio saranno previste estrazioni mensili con 3 premi al mese, pari a 30 mila euro ciascuno, e una estrazione annuale con un premio di 1 milione di euro, riporta Adnkronos. Dopo quella del 7 agosto le successive estrazioni mensili avverranno ogni secondo giovedì del mese. A partire dal 2021, inoltre, verranno attivate anche estrazioni settimanali con 7 premi del valore di 5 mila euro ciascuno. I premi della lotteria non saranno assoggettati ad alcuna tassazione.

Premi più alti per i pagamenti elettronici

Con un Provvedimento di prossima emanazione verranno definite le regole dell’estrazione aggiuntiva “zero contanti” riservata a chi esegue gli acquisti con pagamenti elettronici. I premi saranno ancora più alti e a essere premiato sarà anche l’esercente. Per l’estrazione annuale il premio sarà di 5 milioni di euro per il cittadino e di 1 milione di euro per l’esercente, per quelle mensili ci saranno ogni mese 10 premi da 100 mila euro per i cittadini e 10 premi da 20 mila euro per gli esercenti, e per le estrazioni settimanali (dal 2021) sono previsti 15 premi da 25 mila euro per i cittadini e 15 premi da 5 mila euro per gli esercenti. Partecipando al concorso “si contribuirà in maniera attiva alla riduzione del gap tra l’Iva potenziale e quella incassata dallo Stato – scrive l’Agenzia – e al miglioramento dei servizi offerti alla collettività”. Tutte le regole sono contenute in un Provvedimento dei Direttori dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

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La Carta d’identità elettronica 3.0 fa accedere a tutti i servizi Inps

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La Carta d’identità elettronica 3.0 fa accedere a tutti i servizi Inps

Con il messaggio del 22 gennaio 2020 l’Inps ha comunicato che oltre alle credenziali Pin, Cns e Spid  sarà possibile accedere a tutti i servizi online tramite la nuova Carta di Identità Elettronica 3.0, il documento personale che attesta l’identità del cittadino attraverso un microchip che memorizza i dati del titolare. Si tratta di un “importante sviluppo di nuove utilità per tutti i cittadini italiani in possesso dell’innovativo documento d’identità – dichiara in un comunicato Luciana Lamorgese, Ministro dell’Interno – che potranno così usufruire delle prestazioni disponibili in rete con il massimo livello di sicurezza”. Si può accedere al servizio con uno smartphone Android, scaricando l’app Cie ID, oppure da pc.

Tanti i servizi online accessibili a chi è già in possesso della Cie 3.0

Grazie alla collaborazione tra l’Inps e il Poligrafico e Zecca dello Stato è possibile accedere ai servizi per i lavoratori, utilizzare il Portale dei Pagamenti, verificare la propria posizione contributiva o previdenziale, e consultare il cedolino della pensione. Sono questi alcuni dei servizi online dell’Inps che ora sono accessibili ai milioni di cittadini italiani già in possesso della Carta d’Identità Elettronica 3.0, il documento rilasciato dal Ministero dell’Interno e prodotto dal Poligrafico, riporta Askanews.

Un’avanguardia europea per interconnessione e tutela dei dati personali

Secondo Paolo Aielli, Amministratore Delegato del Poligrafico e Zecca dello Stato, “Con la Carta d’Identità Elettronica il Poligrafico e Zecca dello Stato rappresenta l’avanguardia europea”, poiché garantisce interconnessione e massima tutela dei dati personali. Le tecnologie in uso consentono infatti “la realizzazione di un documento tanto innovativo quanto sicuro”, sottolinea ancora Aielli. Inoltre, con la Carta d’Identità Elettronica si ampliano “le modalità attraverso cui il cittadino può accedere, tramite l’apposita area MyInps, ai servizi online dell’Istituto – aggiunge Pasquale Tridico, Presidente dell’Inps. Che ricorda come l’Inps sia stata “la prima amministrazione a consentire l’accesso con Spid, ed è tra le prime a consentire l’accesso con la Cie”.

Accesso tramite pc desktop o smartphone android

Ma come si accede ai servizi Inps con la Carta d’Identità Elettronica? Come spiega l’Inps sul suo portale, l’accesso ai servizi è consentito attraverso l’identity provider del Ministero dell’Interno, cliccando sul link “Cie” nella maschera di accesso ai servizi online. La Carta d’Identità Elettronica si può usare da pc desktop dotato di lettore Nfc, installando il software Cie scaricabile dal sito www.cartaidentita.interno.gov.it. Oppure, si può accedere tramite smartphone Android dotato di interfaccia Nfc, installando l’app Cie ID dallo store Android.

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Gli italiani dicono stop a plastica, viaggi in aereo e condizionatori

Posted by Massimo Miceli on
Gli italiani dicono stop a plastica, viaggi in aereo e condizionatori

Limitare l’uso della plastica nell’alimentazione e privilegiare comportamenti sostenibili sono al centro dei buoni propositi per il 2020 degli italiani. Il 94% dei nostri connazionali infatti dice di voler smettere di utilizzare le bottiglie di plastica, e il 66% lo ha già fatto. Una scelta che ci pone al primo posto in Europa insieme a Spagna, Portogallo e Malta. Alta anche la percentuale (93%) degli italiani che ha l’intenzione di acquistare più prodotti alimentari locali, con il 48% che già lo fa. E il 77% afferma di programmare meno spostamenti in aereo per contrastare i cambiamenti climatici. Un’intenzione che il 30% già mette in pratica. Sono i risultati della II edizione dell’Indagine della Bei (Banca europea per gli investimenti), sul clima, condotta con Bva, società di consulenza specializzata in ricerche di mercato.

Prodotti alimentari, rifiuti, trasporti

La sostenibilità in materia alimentare è al centro dell’impegno dei cittadini italiani. Il 93% cerca attivamente di comprare più prodotti locali e stagionali e il 48% lo fa sistematicamente. Gli italiani si dicono anche pronti a modificare la loro alimentazione, con il 73% che ha ridotto il consumo di carne rossa. Inoltre, il 97% degli italiani non usa più prodotti in plastica, o ne ha ridotto il consumo. In particolare, il 94% ha l’intenzione di smettere di comprare le bottiglie di plastica, e il 96% di comprare meno prodotti imballati con la plastica. Quando si tratta di optare per mezzi di trasporto più ecocompatibili poi il 69% degli italiani dice di scegliere di camminare oppure di prendere la bicicletta per gli spostamenti giornalieri. Solo il 54% usa i trasporti pubblici, riporta Adnkronos.

Vacanze, abitazione, marchi e società

Sempre secondo l’indagine, il 77% degli italiani si trova d’accordo con l’idea di fare meno viaggi in aereo per combattere i cambiamenti climatici, percentuale superiore di due punti rispetto alla media europea (75%). Per il 30% degli italiani si tratta già di una pratica consueta. Analogamente, l’86% opterebbe per il treno per percorrenze pari o inferiori a cinque ore. Il 38% degli italiani, inoltre, ha ridotto l’uso dei condizionatori, e chi è disposto a non accenderli più nell’anno nuovo raggiunge il 75%. Inoltre, il 60% della popolazione intende passare a un fornitore di energia verde, mentre il 22% sostiene di averlo già fatto.

Il 79% dei giovani scende in piazza per il clima

Il 79% dei giovani italiani tra i 15 e i 29 anni ha partecipato, o parteciperà, a manifestazioni a favore del clima, cifra che scende al 69% per la fascia di età compresa tra i 30 e i 64 anni. E il 54% degli italiani intende investire in fondi verdi, e l’11% dice di averlo già fatto.

Anche i cittadini di altre parti del mondo si dimostrano disposti ad agire fattivamente contro i cambiamenti climatici. Sul tema della riduzione del consumo della plastica, ad esempio, il consenso è chiaro. L’81% degli americani, il 93% degli europei e il 98% dei cinesi dicono di aver l’intenzione di comprare meno prodotti di plastica.