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Giochi Olimpici, insieme alla fiaccola si accendono… le frodi online

Posted by Massimo Miceli on
Giochi Olimpici, insieme alla fiaccola si accendono… le frodi online

Dopo una lunghissima attesa, sono finalmente iniziate le Olimpiadi estive di Tokyo 2020. E, per la prima volta, le competizioni si svolgeranno senza pubblico, così da ridurre al minimo i rischi di contagio legati alla diffusione del Covid-19. Tuttavia, avvisano gli esperti, questa attenzione alla sicurezza “fisica” potrebbe invece avere delle ripercussioni sugli attacchi informatici, che si sposteranno ovviamente sull’online sfruttando l’entusiasmo e l’eco dei Giochi.  Gli analisti di Kaspersky hanno infatti individuato diversi schemi di frode online collegati direttamente alle Olimpiadi analizzando i siti web di phishing relativi ai Giochi progettati per rubare le credenziali degli utenti. I ricercatori di Kaspersky hanno scoperto pagine web false che offrono la visione di vari eventi olimpici in streaming, siti che vendono biglietti per competizioni che non avranno spettatori, finti giveaway e persino la prima valuta virtuale falsa dei Giochi Olimpici. Ecco rischi che si corrono e come mettersi al sicuro da possibili attacchi.

Streaming e biglietti falsi

“Il numero più alto di spettatori che dagli stadi si sposteranno online ha favorito la nascita di varie pagine di phishing che offrono la visione dei Giochi Olimpici in streaming. Alcune di queste pagine richiedono una registrazione prima di poter guardare la diretta. Di solito, una volta che l’utente immette le proprie credenziali, viene reindirizzato a una pagina contenente file dannosi che hanno l’obiettivo di installare malware sui dispositivi degli utenti e permettere ai criminali informatici di acquisire le loro informazioni personali e utilizzarle per scopi fraudolenti o venderle nel Dark Web” avvisa la società di sicurezza informatica. Ma c’è anche un altro pericolo, legato a biglietti falsi che sono stati comunque commercializzati anche se non si può assistere dal vivo: esistono addirittura siti che offrono   rimborsi per i ticket già acquistati.

Finte pagine di organizzazioni ufficiali, autorità e pure valuta

Occhi anche a quelle che sembrano pagine ufficiali: gli esperti hanno infatti scovato esempi di pagine di phishing mascherate da organizzazioni olimpiche ufficiali come ad esempio un sito web ufficiale per le Olimpiadi di Tokyo 2020 e una finta pagina del Comitato Olimpico Internazionale. Quest’ultima, ad esempio, raccoglie le credenziali dei servizi Windows degli utenti. Ci sono poi diverse pagine (sempre finte) che promettono omaggi legati all’evento pubblico che non arriveranno mai. L’esempio più recente è un sito di piscina che dà la possibilità di vincere una TV a fronte del pagamento di una tassa di consegna… Inutile dire quale sia le fine della vicenda. Infine, gli analisti hanno addirittura trovato un falso fondo a sostegno degli atleti olimpici. Se un utente acquista il token, i truffatori offrono di sostenere economicamente gli sportivi bisognosi in tutto il mondo. Insomma, i rischi per chi si avvicina a queste pagine con leggerezza ci sono, eccome. Le regole per proteggersi sono sempre le stesse: controllare sempre le URL e l’autenticità dei siti web. 

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Regione Lombardia promuove gli investimenti esteri

Posted by Massimo Miceli on
Regione Lombardia promuove gli investimenti esteri

La Regione Lombardia guarda oltre i confini nazionali e soprattutto aiuta gli operatori di tutto il mondo a investire nel territorio più produttivo d’Italia. In particolare, la Giunta ha definito i criteri della manifestazione di interesse per la mappatura delle opportunità di insediamento e di investimento in Regione. “Con il lancio della manifestazione d’interesse Regione Lombardia intende costruire un’offerta di investimento ampia e strutturata da presentare agli investitori esteri, quale leva per la ripresa socio-economica post pandemia e per la tenuta del posizionamento competitivo del territorio lombardo sul piano internazionale” si legge in una nota. 
“La Lombardia – ha detto l’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi “è la Regione più attrattiva d’Italia e vogliamo continui ad essere meta privilegiata per gli investitori esteri. Questa iniziativa vuole dare un’opportunità concreta a chi vuole venire ad investire in Lombardia”.

Due tipologia d’offerta

Le tipologie d’offerta sono due. La prima riguardante le aree edificabili ed edifici esistenti quali opportunità di insediamento per attività di tipo prevalentemente economico e comprendenti sia le aree pronte all’uso sia le aree e gli immobili dismessi. La seconda rivolta a progetti di riqualificazione e/o di sviluppo urbano strategici per il territorio quali opportunità di investimento. Per entrambe le tipologie di offerta potranno essere candidate opportunità di proprietà pubblica e/o privata, in questo secondo caso previa attivazione di una procedura ad evidenza pubblica. Per dare accesso a tute le informazioni, nasce anche la piattaforma digitale www.investinlombardy.com dove saranno pubblicati opportunità e progetti. Allo stesso tempo, verranno attivati a livello nazionale e internazionale eventi, meeting, conferenze, convegni, fiere, campagne di comunicazione, editoria a supporto di questa operazione.

Le categorie degli insediamenti

Per quanto concerne le opportunità di insediamento queste sono le funzioni ammesse: produttivo, direzionale, turistico-ricettivo, logistica e trasporti, istruzione e formazione, residenziale per studentati, strutture sanitarie, assistenziali e/o ospedaliere e residenziale per anziani e impianti sportivi. I siti, di proprietà pubblica o privata, potranno essere candidati da: i Comuni (singoli o in aggregazione) Comunità Montane, Province, Città Metropolitana.

Valori degli investimenti

Il valore minimo dell’investimento, comprensivo dei costi di acquisizione dell’area e dei costi di realizzazione del progetto, sarà pari o superiore a 10 milioni di euro ad eccezione di progetti inerenti edifici storici e di particolare pregio, che potranno essere ammessi anche se di valore inferiore; superficie lorda di pavimento pari o superiore a 8.000 mq, ad eccezione di progetti inerenti edifici storici e di particolare pregio, che potranno essere ammessi anche se di superficie inferiore.

Varie

Lavoro e pandemia, giovani demotivati. In Italia peggio che in Europa

Posted by Massimo Miceli on
Lavoro e pandemia, giovani demotivati. In Italia peggio che in Europa

Durante l’anno della pandemia il 39% dei dipendenti europei ha avuto difficoltà a trovare la giusta motivazione al lavoro, e circa la metà dei lavoratori più giovani, quelli tra i 18 ai 34 anni, ha sofferto di un vero e proprio blocco motivazionale. E in Italia è ancora peggio. Nello stesso periodo, infatti, rispetto ad altri Paesi europei, nel nostro Paese si è avvertita più forte la percezione di una riduzione delle possibilità di ottenere nuove responsabilità e acquisire nuove skill. La pensa così il 49% dei lavoratori italiani. Si tratta di alcuni risultati di una ricerca condotta da Yonder per Workday, la società per le applicazioni aziendali cloud nella gestione finanziaria e le risorse umane, sull’impatto della pandemia nella vita lavorativa. La ricerca è stata condotta tra ottobre e novembre 2020, ovvero nella seconda fase della pandemia, attraverso la rilevazione di 17.054 sondaggi online effettuati a dipendenti di livello inferiore a quello di direttore, che lavorano in un’organizzazione con più di 250 dipendenti di nove Paesi europei.

Nel 2020 si sono ridotte le possibilità di ottenere nuove responsabilità e skill

Da quanto emerge dallo studio, rispetto al resto d’Europa, in Italia coloro che hanno maggiormente sofferto l’impatto emozionale della pandemia sul posto di lavoro sono le persone più giovani: la percentuale italiana del 49% si confronta infatti con una media europea del 38%. Il 54% dei giovani dipendenti ha dichiarato, inoltre, di credere che le sue possibilità di ottenere nuove responsabilità e skill nel 2020 si siano ridotte, mentre i lavoratori più anziani sono più portati a considerare egoistico, in questo momento, pensare alla carriera.

I dipendenti come percepiscono la risposta della leadeship alla crisi?

Ma come è stata percepita da parte dei dipendenti la risposta della leadership? I leader italiani, stando alle risposte fornite a Yonder, sono in linea con i risultati europei. Per il 51% dei lavoratori la leadership ha una visione chiara sul futuro a lungo termine dell’azienda, per il 49% i senior manager hanno dimostrato una leadership chiara, hanno fornito risorse sufficienti per permettere di offrire ai clienti un buon servizio, e hanno lavorato in gruppo e informato. Questo ha fatto sì che il 53% dei lavoratori abbia compreso il ruolo che giocherà nel futuro dell’azienda, anche se solo il 28% si è sentita parte delle decisioni della leadership, un dato in linea con i Paesi europei.

C’è chi pensa di cambiare lavoro nei prossimi 12 mesi 

Nei prossimi 12 mesi in Italia, però, il 22% dei dipendenti dichiara che probabilmente cercherà un nuovo datore di lavoro. E la percentuale sale al 33% nei giovani di 18-34 anni. Il 23% dei dipendenti dichiara, invece, che probabilmente cercherà un nuovo posto di lavoro dopo la pandemia. Le maggiori motivazioni per cui i lavoratori stanno pensando di cambiare posto di lavoro, riporta Adnkronos, sono ottenere una migliore formazione e più opportunità di crescita, auspicate dal 39% degli intervistati, ottenere una paga migliore (37%), un ruolo più interessante (31%), o un livello professionale più alto (26%).