Gli italiani e la forma fisica: 7 su 10 praticano attività agonistica o amatoriale

Gli italiani e la forma fisica: 7 su 10 praticano attività agonistica o amatoriale

Nel 2021 il 66,2% degli italiani, quasi 7 su 10, ha praticato regolarmente attività fisica, a livello agonistico o amatoriale. Lo rivela una ricerca dell’Istat su Sport, attività fisica e sedentarietà. Torna quindi a essere attuale anche l’importanza dell’alimentazione per chi pratica sport. Anche per sfatare falsi miti, come ad esempio quello di abolire dalla dieta i dolci e i grassi, oppure l’erronea convinzione che i carboidrati ingrassino. In ogni caso, nella top 5 degli alimenti più amati da chi pratica sport, e da chi vuole tenersi in forma, c’è la Bresaola della Valtellina IGP, un alimento ricco di proteine, vitamine e sali minerali. Un salume della tradizione che può essere un valido alleato anche per chi svolge un’attività sportiva a livello amatoriale, occasionalmente o con una certa regolarità.

Nel 2021 gli sportivi sono 38 milioni e 653mila

Negli ultimi 20 anni, in Italia, sempre più persone hanno praticato attività sportiva nel tempo libero, e nel 2021 sono 38 milioni e 653mila, contro i 34 milioni del 2000. Allo stesso tempo, si è ridotto il numero di persone che non pratica alcuna attività, passato dal 37,5% del 2000 al 33,7% del 2021.
Si tratta di dati che confermano le evidenze emerse dall’ultimo rapporto Coop, secondo il quale per gli italiani la salute rimarrà una priorità anche per il 2023. Ma se il 36% pone salute e benessere individuale al primo posto nella scala di importanza personale, e il 39% intende curare l’aspetto esteriore, un italiano su 2, il 47%, si propone di mangiare meglio. Soprattutto a fronte di una maggiore sedentarietà dovuta agli effetti della pandemia. Gli italiani sedentari sono passati da una quota del 22,3% nel 2000 al 27,2% nel 2021.

L’alimentazione influisce sulle performance

L’alimentazione, soprattutto per chi pratica sport, è il primo passo per una resa al top, e per una buona condizione generale di forma fisica, perché una corretta alimentazione può influire sulla performance sportiva e sull’obiettivo che ogni singolo appassionato intende raggiungere. Negli ultimi tempi, considerati anche i fatti di cronaca, si sta assistendo a un notevole aumento dell’interesse per lo studio della dieta applicata allo sport, sia per calciatori e ginnaste, sia per chi fa yoga o fitness, a livello agonistico oppure amatoriale. 

La dieta cambia in base a frequenza, durata e intensità dell’allenamento

“L’alimentazione di chi pratica sport cambia in base al tipo di disciplina praticata e in base a frequenza, durata e intensità dell’allenamento – spiega la dietologa nutrizionista e coach sportiva Valeria Galfano -. Il calcio, ad esempio, è uno sport a ritmo intermittente in cui i giocatori si fermano e ripartono in continuazione, con un ciclo fatto di corsa, sprint e posizionamento. A causa di queste particolari caratteristiche, il fabbisogno calorico dei calciatori risulta particolarmente elevato, prevedendo, anche nei giorni di riposo, un aumentato apporto sia di carboidrati, che forniscono energia immediatamente utilizzabile, sia di proteine, necessarie per il maggior turnover cellulare innescato dall’attività fisica. Grazie alla ricchezza di proteine, vitamine e sali minerali, la Bresaola della Valtellina IGP è un ingrediente sempre presente nel menu degli sportivi, insieme a frutta, verdura, cereali integrali e carni magre”.