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Per il 97% delle aziende la reputazione online è la chiave del successo

Posted by Massimo Miceli on
Per il 97% delle aziende la reputazione online è la chiave del successo

Attuare strategie per far crescere la reputazione online è diventata di vitale importanza per le aziende.Di fronte alla crescente influenza della rete sulle nostre abitudini e sulle nostre scelte, oltre al proliferare di fake news e l’imperversare di attacchi informatici, dare una prima impressione buona a chi cerca informazioni sulla propria azienda in rete, e quindi mostrare risultati positivi nella prima pagina dei motori di ricerca, è un ottimo modo per rendere la “stretta di mano digitale” efficace e persuasiva. Tanto che per il 97% delle aziende la reputazione online è la chiave del successo.

Il 70% dei consumatori non acquista da aziende che hanno commenti negativi su Google

Secondo l’analisi del Centro Studi ReputationUP, il 97% degli imprenditori afferma infatti che la gestione della reputazione sia la carta vincente per il loro business nel 2020. L’analisi rivela poi che “Il 45% degli adulti che nel 2019 ha googlato un potenziale partner commerciale – si legge nello studio – e ha trovato qualcosa online che li ha spinti a scegliere di non fare affari con quel partner”.

Dallo studio emerge però un dato ancora più significativo. “Il 70% dei consumatori ammette che la decisione di acquistare prodotti o servizi dipende essenzialmente dalle recensioni disponibili on line”, continua l’analisi del Centro Studi ReputationUP. Più in particolare, il 70% dei consumatori non acquista da aziende che hanno 4 o più articoli negativi, su brand, prodotti e servizi nei risultati di ricerca Google.

“La qualità della tua vita è data dalle qualità della tua reputazione”

Numeri che destano preoccupazione, e inducono gli operatori economici non tanto a guardarsi alle spalle, quanto a osservare con un’attenzione sempre maggiore la realtà e il sentiment percepiti dall’audience al di là dello schermo. “La qualità della tua vita è data dalle qualità della tua reputazione”, conferma Andrea Baggio, CEO di ReputationUP. Questo perché, così come nella vita reale, ognuno di noi ha un’immagine anche online, che condiziona la qualità e la modalità delle relazioni di coloro con cui interagiamo o vogliamo interagire.

Le tre fasi della reputazione online

Il Centro Studi di ReputationUP è un gruppo internazionale con sedi in Europa, Nord America e Sud America, specializzato in Online Reputation Management e Diritto all’Oblio. L’intero processo di gestione della reputazione online, definito Online Reputation Management, passa attraverso 3 fasi cruciali, la Reputation Cleaning, la Reputation Monitoring, o Protecting, e la Reputation Improving.

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Attenzione al vishing, la frode che arriva via telefono

Posted by Massimo Miceli on
Attenzione al vishing, la frode che arriva via telefono

Telefonate da parte di falsi operatori bancari o di società emittenti di carte di credito che con il pretesto di presunte anomalie nella gestione della carta di credito o del conto corrente inducono la vittima ad attivare fantomatiche procedure di sicurezza. Il fine è ovviamente quello di estorcere denaro. Tanto che nell’ultimo periodo la Polizia Postale e delle Comunicazioni ha reso noto un aumento di denunce da parte di cittadini in relazione ad addebiti non autorizzati sulle proprie carte di credito. Si tratta di un raggiro via telefono noto alla polizia postale con il termine di Vishing.

Un codice di sicurezza inviato alla vittima completa la transazione

Più in particolare, nel corso della telefonata i truffatori richiedono quindi alla vittima di leggere a voce alta il codice di conferma che, proprio in quel momento, appare via messaggio sul display del telefono. Tale codice, tuttavia, altro non è che il codice autorizzativo di una transazione che in quel momento i truffatori stanno tentando di effettuare via web ai danni dell’ignara vittima. I cyber-criminali infatti, entrati precedentemente in possesso dei dati della carta di credito (numero di carta, data di scadenza e Cvv), necessitano di conoscere tale codice di sicurezza per completare una transazione in corso, e sottrarre così il denaro della vittima.

Addebiti di migliaia di euro per l’acquisto su piattaforme online

Chi riceve questo tipo di telefonate crede in buona fede di aver agito correttamente per mettere in sicurezza il proprio conto o la propria carta di pagamento, e si accorge solo successivamente, spesso solo al momento della ricezione dell’estratto-conto, che in realtà sono presenti movimentazioni in uscita non autorizzate. Secondo la Polizia Postale si tratta di operazioni pari anche a diverse migliaia di euro per l’acquisto di beni e servizi mai richiesti su piattaforme online, riporta Adnkronos.

Diffidare di chi richiede telefonicamente dati sensibili

In caso si cada nella trappola del vishing è bene rivolgersi al più presto alla Polizia Postale e delle Comunicazioni, sempre a disposizione dei cittadini per ricevere denunce e per fornire ogni supporto e chiarimento, attraverso i propri uffici e i propri canali virtuali, come il sito web commissariatodips.it.

“Si sottolinea ancora una volta l’importanza di non rivelare mai a nessuno, via telefono come via social o via email, i nostri dati più sensibili, le nostre password dispositive, i Pin o i nostri codici di accesso comunque denominati – sottolinea la Polizia Postale e delle Comunicazioni -. È opportuno diffidare sempre di fronte a soggetti che richiedono tali dati, presentandosi come operatori di istituzioni pubbliche, importanti aziende o istituti bancari. Utile invece procedere a semplici e attente verifiche, contattando l’ente coinvolto che potrà confermare i nostri sospetti”.