Professionisti della birra cercasi, dai sommelier ai digital manager i profili più richiesti

Professionisti della birra cercasi, dai sommelier ai digital manager i profili più richiesti

In due anni l’industria della birra ha creato 4.400 posti di lavoro in più, e ora prosegue nella ricerca di nuove figure professionali da assumere. Non solo mastri birrai o sommelier, ma anche Digital innovation manager e altri profili altamente specializzati. Secondo una ricerca di Althesys e Fondazione Birra Moretti tra i profili più strategici e ricercati di questa filiera figurano infatti anche il Tecnologo alimentare, l’Ingegnere chimico alimentare, il Responsabile laboratorio e controllo qualità, il Coordinatore di sostenibilità e l’Automation specialist. Oltre al Brand ambassador e il Beer specialist. Lo studio, dal titolo Le (insospettabili) professioni della birra, è stato realizzato al fine di contribuire alla crescita della cultura della birra in Italia.

Un settore che investe nei lavoratori

Se da quanto rilevato dai dati Istat dal 2015 al 2017 in Italia l’occupazione è cresciuta di circa il 2%, nello stesso arco di tempo gli occupati nell’industria della birra sono aumentati del 5%, ovvero di 4.400 unità. Più del doppio, quindi, rispetto all’andamento medio nazionale. In pratica ogni giorno sono almeno sei persone a trovare lavoro nel settore della birra. Inoltre, dei 3,49 miliardi di euro di valore aggiunto creato dal comparto il 71% (2,47 miliardi di euro) viene destinato alla remunerazione lorda dei lavoratori, sostenendo così l’economia familiare.

Insomma, quello legato alla produzione e vendita di questa bevanda è un ambito industriale che non mostra i segni della crisi.

I tre macro trend del prossimo futuro

Secondo gli attori della filiera, riporta Adnkronos, sono tre i macro trend attesi a 2-5 anni che avranno un impatto diretto sulla richiesta dei profili professionali: sostenibilità, creazione di nuovi gusti e digitalizzazione.

Il 41% degli intervistati dallo studio ha posto l’accento proprio sulla sostenibilità, intesa come attenzione al rispetto dell’ambiente (16%), l’ideazione di pack sostenibili (13%), l’implementazione di materie prime locali (7%), e la gestione dei rifiuti e degli scarti (5%).

L’evoluzione è digitale anche per la birra

Per un altro 32% un’altra tendenza importante per il prossimo futuro riguarda lo sviluppo di nuovi gusti e segmenti nel mercato. Come le birre speciali (14%), quelle artigianali (10%) e il segmento healthy (8%).

Completano il quadro di una filiera in fase di evoluzione strutturale le risposte di un 18% che guarda al futuro digitale, citando innovazione (10%), digitalizzazione (5%), ed e-commerce (3%) come elementi chiave della trasformazione del settore.